...e poi entro in una specie di viaggio ad alta velocita'. e ripercorro le cose che ho fatto con te.
e semplici associazioni di idee mi hanno riportato a quel sabato mattina. davvero c'era la luce che filtrava sul letto. davvero accarezzava le tue linee. e il tuo viso rilassato. ancora lontano dai tuoi pensieri down. ancora sorridente. e tu che mi elencavi tutte le varianti della nostra colazione. e io che sorridevo perche'
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a casa mia non ho niente di tutto questo. e pensavo che quella luce era perfetta. e che e' questa la vita. che sono i particolari che fanno la differenza.
cerco di capire il tuo stato d'animo. e il tuo bisogno di voler vivere. in qualsiasi modo. in qualsiasi senso...
io invece, ora, mi sento una sopravvissuta. con la pelle esposta. non riesco ad abituarmi alla superficie.
La distanza da me sei tu che la scegli.
Testo di: andrea - Immagine di: Elena Musica di: Fink 19/06/2007
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