un tempo

So che ci sei.
Anche quando ti tratto un po' cosi'.
So che mi ami.
Anche quando ti dico che non sono quello che vorresti.

So anche che vivo in quest'attesa, preparando il colpo che verra'.
Mi preparo e cerco di anticipare, come se volessi gia' diluirne il dolore, il vuoto quando andrai via.

E so anche che non serve a niente. Perche' non e' come fosse una materia che si scompone e ne assorbi un pezzettino alla volta.

Vorrei poterti trasmettere tutti i miei pensieri in una volta sola, cosi' che tu possa capire che anch'io ti amo comunque, che anch'io ammiro il tuo senso di devozione per i tuoi ideali, che stimo il tuo essere combattente, anche se a volte hai solo combattuto contro le cose che non sopporti di te. E di me.

Ma sono proprio queste le cose che non si possono cambiare. Perche' tu sei cosi'. E sei tu proprio perche' sei cosi'.

E se io fossi differente, forse farei bene solo un po' di piu' al tuo ego, ma probabilmente avresti una me molto sbiadita. E so bene che di sicuro questo tu non lo vorresti mai.
Neanche quando te

ne andrai.
Ho sempre una sensazione nostalgica di te e di quando mettevi lo smalto sulle unghie, come quest'estate, che ne avevi usato uno un po' troppo forte, ma in realta' era l'unico disponbile, li' da chissa' quanto tempo.
E mi ricordo di quando usavi l'acetone per toglierlo e non capivo perche' si chiamasse cosi'. In fondo con l'aceto non aveva in comune neanche l'odore, cosi' invadente. E neanche la consistenza, alla quale preferivo di gran lunga quella della vernice... con quelle belle bolle luccicanti, che invogliano ad infilarci le mani dentro.

Ricordi quando lo feci, sedotta dal colore, mentre imbiancavamo la cameretta? Lasciai le impronte delle mani sui muri e la tua faccia sospesa tra il "come faccio ad arrabbiarmi con te?" e il "come faccio a coprire queste impronte?".

Ti adoro, da sempre. Il mio grande cruccio e' di non dimostrartelo abbastanza. Do' la colpa ai nostri caratteri, cosi' diversi, cosi' indipendenti, cosi' passionali e determinati.
Cerco di giustificare certe nostre mancanze di comunicazione con banali pensieri di psicologia spicciola, ma non riesco ancora a calmare questi sensi di colpa, inversamente proporzionali al tempo che ci resta da vivere.

 

Ciao mamma.
Ti bacio.


Testo di: andrea - Immagine di: elena

20/08/2005
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